Tre Mari vespistica 2005

Quando durante lo scorso inverno sul più importante sito per appassionati di Vespa (www.vespaonline.com) ho sentito parlare di rievocazione del Giro dei Tre Mari, tramite l'amico Gianni Marasco ho subito cercato di avere notizie della manifestazione ed anche se saremmo stati accettati pur partecipando con mezzi non proprio cari al popolo vespista. Accertato questo abbiamo formato la squadra di 5 persone con la quale prendere parte alla manifestazione. 
Sorvolando su qualche nostro ritardo organizzativo dovuto principalmente alla particolarità contingente della situazione lavorativa, ritardo peraltro vanificato con l'aiuto del perfetto Maurizio De Pasquale del Vespa Club Bari al quale deve essere certamente tributato il merito della riuscita della manifestazione in comprioprietà con il già menzionato Gianni Marasco del Vespa Club Lecce e Cristiano Pennelli del Vespa Club Taranto, siamo arrivati alla città dalla quale il giro ha preso il Via e cioè Bari, in tempo per partecipare al briefing conclusivo nel quale ci è stato consegnato il road book ed il materiale necessario alla partecipazione. 
Nota del primo momento è stata la calorosa accoglienza che ci è stata riservata. 
La mattina seguente prendiamo il via appunto da Santo Spirito, cittadina sul mare non distante da Bari e già ci rendiamo conto di quale sarà il nostro maggior problema per le due tappe di complessivi 650 km che ci attendono: la navigazione, infatti già per il primo controllo a timbro a Bari, siamo raggiunti dalla squadra del Vespa Club Lecce che comunque ci scorta per le vie della città. 
Il bello della formula di questa manifestazione, sta proprio nel fatto che ognuno può interpretare il giro come meglio crede: chi lottando contro il cronometro, chi passeggiando allegramente con l'intento di scoprire le meraviglie naturali di Puglia e Calabria, chi testando il proprio mezzo fresco di restauro. Insomma ce n'è per tutti i gusti ed è così che credo che debba rimanere lo spirito di tale manifestazione. 
L'unica cosa che avrei voluto diversa, nonostante il percorso per arrivare ad ogni controllo fosse assolutamente libero, è che nel tratto pugliese si fosse privilegiato l'uso di strade che permettessero di vivere appunto le bellezze del paesaggio, perchè ci si è sentiti un pò costretti a svolgere ampi tratti di superstrada che non rende sicuramente il merito dovuto. Piccola considerazione personale a parte, ci si trova ad Otranto e si vive un paesaggio spettacolare, si sale attraverso un falsopiano interminabile verso Galatina ed altrettanto si è poco inclini a ruotare la manopola dell'acceleratore per evitare di venire sorpassati dai gruppi che seguono. 
Termine della prima giornata di guida è l'arrivo a Leporano, traguardo che tagliamo quando sono le 16.45, c'è chi ha fatto molto meglio ma non c'è male. Siamo quindi guidati verso un albergo meraviglioso sul mare che da solo vale il doppio del prezzo di iscrizione al raduno. Eccezzionale, c'è chi va a prendere un bagno (gelato) nelle acque azzure del mare, chi invece lo prende nella piscina dell'albergo dopo mangiato, complice sicuramente qualche alzata di gomito in eccesso. 
La mattina successiva si riparte per Bisignano ed anche la Calabria riserva bellezze sconosciute. Menzione va fatta per Castrovillari dove al momento della timbratura sono stato 'intercettato' da appartenenti al neonato Lambretta Club Pollino, di fronte ai quali non sono potuto recedere dall'invito di una visita alla sede sociale. Sono rimasto piuttosto colpito dal fatto che nel limitato lasso di tempo dalla nascita del club, questo conta già 60 iscritti! I migliori auguri affinchè possano continuare sulla strada intrapresa.  
Tale visita mi ha fatto perdere 45 minuti di tempo, ma non importa, molti altri oggi hanno intrapreso la giornata in maniera turistica e tutto arriva nel migliore dei modi al traguardo di Bisignano, che tagliamo alle 16.10. 

Che dire un'esperienza fantastica, sicuramente la ripeteremo, anche perchè ora in terra di Puglia e Calabria abbiamo numerosi amici che ci hanno fatto sentire come a casa ed ai quali va il plauso per aver così magistralmente diretto una macchina organizzativa non indifferente. 
Grazie di cuore ed arrivederci al prossimo anno.